Patricia Urquiola

BISETA 2.0
Progetto 2015

BIOGRAFIA
INTERVISTA


Nata a Oviedo, in Spagna, vive e lavora a Milano. Ha frequentato la facoltà di architettura del Politecnico di Madrid e di quello di Milano, laureandosi nel 1989 con Achille Castiglioni. Ha collaborato con Achille Castiglioni, Vico Magistrett i e Piero Lissoni prima di aprire il suo studio nel 2001, lavorando su design, architettura, interni, impianti e creazioni di prototipi.
È stata selezionata e ha vinto numerosi premi internazionali come miglior designer e le sue creazioni sono presenti nelle collezioni permanenti di vari musei, tra i quali il MOMA di New York e la Triennale di Milano. Tra i temi ricorrenti nella sua poliedrica produzione, dal 1995, vi sono l’att enzione alla produzione
manuale, che recupera sapienza artigianali e ne stabilisce un continuo dialogo con la produzione meccanica e industriale e l’interesse per la materia e le numerose forme che ne possono scaturire, in un approccio anche ludico.


Nel progetto realizzato per la Biennale Internazionaledel Merletto Patricia Urquiola riflette su come l’antica tecnica di lavorazione manuale al tombolo possa essere utilizzata per realizzare un disegno realizzato con la grafica digitale: la ricerca di simmetria, che si traduce nella realizzazione speculare delle campiture che definiscono le due parti del volto stilizzato; illinearismo, affidato a un nastrino traforato chiamato appunto in dialetto canturino “bisseta”, che rende su un piano bidimensionale le volumetrie sfaccett ate e quasilignee; gli intrecci dei fili, resistenti ma sottili come una tela di ragno, che sembrano reggere l’intera composizione. Vi ha aggiunto una caratteristica diversa dalla tradizione del merletto di Cantù, il gusto per la ricerca cromatica nelle molteplici sfumature del colore fucsia.